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Donato quartogenito di una famiglia con 5 figli, nasce il 13 Febbraio,..
un' eccezionale nevicata accompagna i suoi primi vagiti in quel di Canosa di Puglia, oggi di competenza della provincia BAT ossia Barletta, Andria e Trani.
Il padre Antonio lavora come guardia campestre invece la madre Sabina, casalinga, accudisce amorevolmente la prole.
Fin da bambino si fa notare in famiglia e a scuola per uno spiccato senso del disegno e una predisposizione per la composizione artistica e la scultura….all’età di 13 anni esegue un copia alta 1 metro circa del David di Michelangelo in argilla, dipinge vasi e piatti poi fatti “cuocere” nella fornace prospicente la casa natia.
All’età di 14 anni si iscrive all’Istituto d’Arte di Bari con indirizzo Arredamento e Architettura.
Proprio in quell’anno subisce la divisione di papà e mamma che decidono di separarsi consensualmente.
Antonio “fugge” a Torino e con il terzogenito Nino iniziano a convivere in un appartamento a Nichelino mentre la madre Sabina, rimasta a Canosa di Puglia, inizia una serie di lavori per tirare a campare e, come tradizione imponeva, ad assicurare con ingenti sforzi economici il “corredo” per le 3 figlie da maritare.
Decisione inevitabile, per non gravare ulteriormente sull’economia familiare,
Donato si trasferisce a Bari in Via Pizzoli 39 a convivere con altri 2 studenti frequentanti : Antonio l’Accademia di Belle Arti e Jimmy l’Istituto d’Arte nella stessa classe di Donato .
I 3 studenti intraprendono lavori di ogni genere ai fini di un’autogestione economica indipendentemente dalle famiglie.
Studiano e lavorano: vendita enciclopedie porta a porta, vendita detersivi, falegnameria e esecuzione cornici d’ogni genere, raccolta di olive nei campi, vendemmie, servizio svuotamento cantine e traslochi, decorazioni edilizie, piccoli lavori in muratura ecc..

Frequentano la "Signora delle Cornici" in altri termini una "mecenate" dell'arte che aiuta i giovani artisti ad emergere esponendo le opere degli stessi nel proprio negozio di cornici riuscendo, con modi gentili e suadenti, a vendere ogni qualsivoglia manufatto artistico ai clienti e visitatori. I giovani artisti si sdebitano spesso aiutando il marito della Signora nel laboratorio in cui si eseguono lavori di falegnameria ed esecuzioni e montaggio delle cornici.

La passione artistica spesso viene soddisfatta soprattutto la sera e di notte al suono di un giradischi e/o radio (non si disponeva del televisore) il cui volume non supera quasi mai i dolci colpi di pennello sulle tele e/o supporti vari né tantomeno il sinuoso volgere delle matite sui cartoncini bianchi e/o multicolori.
Le sensazioni prodotte dal "fare" artistico sono speciali ed innumerevoli con sublimi esaltazioni della fantasia.
Donato si cimenta in disegni di vario genere spesso travolto dalla passione per la composizione artistica utilizza a volte anche il lucido delle scarpe (quella notte il colore nero era esaurito) per completare un'opera.
Nella foto accanto il luogo dello "Studio" di Via Pizzoli 39 a Bari in cui si realizzavano le opere con alcuni dipinti di Donato fra cui "Magia e Mistero" di cm 200 x 120 (forse andato distrutto) elaborato su compensato di recupero trovato in strada come altri materiali che venivano utilizzati in sostituzione dei supporti classici tipo tele ecc. che altrimenti dovevano necessariamente essere acquistati nei negozi convenzionali.
La domenica con un regolare permesso comunale di occupazione di suolo pubblico i 3 artisti espongono, nella centralissima Via Sparano a Bari, i primi lavori pittorici risultati poi molto graditi a passanti e curiosi.
Quasi tutte le opere vengono vendute dando nuova linfa economica al gruppo che è incentivato a proseguire per questa strada.
Altre mostre vengono organizzate dal gruppo in collettive con altri artisti del luogo sempre a Bari, Via Suppa, Via Cavour, Piazza Garibaldi, ecc.
Quando poi le scuole chiudono per il periodo estivo Antonio e Donato fanno l’autostop per buona parte della costa adriatica il primo anno da Bari fino a Jesolo Lido con sacco a pelo, una cartella colma di disegni, che espongono nelle serate lungo le passeggiate e un blocchetto con carta da disegno e matite.

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Durante il giorno frequentano gli stabilimenti balneari e si cimentano ad eseguire ritratti ai bagnanti con notevoli soddisfazioni di tipo artistico-economico.
Dopo una serie di ritratti eseguiti e opere vendute i 2 artisti non dormono più in spiaggia in sacco a pelo ma preferiscono andare all’Ostello della Gioventù per la notte e magari mangiare la sera in un ristorantino economico con una grigliata di pesce e un buon bicchiere di vino fra i pescatori e la gente del luogo. Ricordi a dir poco meravigliosi con quelle atmosfere e quei sapori che oggi paiono scomparsi.
Nelle varie soste nelle località balneari dell’Adriatico molti coetanei preferiscono approfondire la loro conoscenza facendo amicizia in splendide serate in compagnia in riva al mare con l’immancabile focherello e qualcuno del gruppo che da voce ad una chitarra in allegria in un'atmosfera giovane e spensierata.
Dopo gli studi delle scuole superiori il gruppo dei 3 artisti si divide con indirizzi diversi sempre nel mondo dell’arte. Donato prima si iscrive all’Accademia di Belle Arti a Bari con indirizzo Scenografia, esperienza che dura meno di un anno. Successivamente si iscrive alla Facoltà di Architettura prima a Firenze poi al Politecnico di Torino. Le condizioni economiche di quel periodo non gli consentono di sostenere e continuare gli studi come la gran parte degli altri studenti.
Pertanto di giorno lavora come decoratore nei cantieri per le case popolari nella cintura torinese e di sera frequenta la Facoltà di Architettura al Castello del Valentino. Donato riesce a conseguire almeno un esame “Disegno e Rilievo” con un bel 30 frequentando il corso del Prof. Rosso, “rilevando” il corridoio della Cappella dei Mercanti e dei Banchieri in Via Garibaldi 25 a Torino sede della sala espositiva agli “Antichi Chiostri”.
Dopo un breve sodalizio con il fratello Nino, sempre come decoratore, prova a cambiare lavoro venendo assunto dall’ANESV presso l’AGIS, Associazione Generale Italiana dello Spettacolo ove tutt’ora continua a lavorare come Consulente Aziendale.
La passione artistica però non lo abbandona mai, appena libero dal lavoro d’ufficio viaggia in Italia, ritorna a Firenze, soggiorna a Roma e Venezia e in quasi tutta l’Europa e visita i più importanti Musei e Gallerie d’Arte di Parigi, Bruxelles, Londra, Berlino, Monaco, Copenaghen, Praga, Vienna, Budapest, Barcellona, Madrid, Siviglia, Lisbona ecc….raggiunge anche New York visita il Metropolitan Museum, il Guggenheim ed il MOMA, confrontandosi con altri artisti e acquisendo il nettare di ogni situazione culturale che incontra e che alimenta in continuazione le sue esperienze artistiche accompagnate dalla sua sfrenata fantasia con la sempre presente gioia di creare e fare arte.
Ed eccoci ai giorni nostri ed esattamente nel Febbraio del 2011 una nuova ventata di fare artistico travolge letteralmente Donato che si cimenta nuovamente in una produzione di opere di sicuro impatto visivo con esplosione di colori e di luci che infonde nell’artista una gran voglia di eseguire grafica, disegnare, dipingere, scolpire ecc.

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